lunedì 23 maggio 2011

il dolore dell’anima

Incredibile come il dolore dell’anima non venga capito. Se ti becchi una pallottola o una scheggia si mettono subito a strillare presto-barellieri-il-plasma, se ti rompi una gamba te la ingessano, se hai la gola infiammata ti danno le medicine. Se hai il cuore a pezzi e sei così disperato che non ti riesce aprir bocca, invece, non se ne accorgono neanche. Eppure il dolore dell’anima è una malattia molto più grave della gamba rotta e della gola infiammata, le sue ferite sono assai più profonde e pericolose di quelle procurate da una pallottola o da una scheggia. Sono ferite che non guariscono, quelle, ferite che ad ogni pretesto ricominciano a sanguinare."
(Oriana Fallaci)

voglio un senso

quando ti ritrovi più solo di quanto già ti senti, è molto dura riprendersi

lunedì 2 maggio 2011

"Non ha gratitudine, la vita, se capite cosa voglio dire"

..fanno in fretta gli altri ad abituarsi. Rapporti che cambiano, si mischiano, si trasformano. C'è chi non si rende conto della sofferenza che ci può esser dietro, queste persone vivono il momento fregandosene del resto, al massimo se glielo si fà notare (colti in flagrante, certo, perchè dopo un certo periodo di tempo a loro discrezione decade la colpa) si rifugiano dietro un classico "non me ne rendevo conto". Eh no, troppo facile così, la verità è che non te ne rendevi conto e non te ne renderai mai conto se non cominci a guardare anche fuori da te, dal tuo piacere, dal tuo divertimento, dal tuo bisogno. C'è poi chi si fa degli scrupoli, ma come vede che tu più di tanto non ti sbilanci contro (perchè non voglio condizionare cazzo, ma mi farebbe piacere che si fosse dalla mia parte) si sente autorizzato a dimenticare il passato e adeguarsi al presente. Oggi sono inviperita. Non mi piace questa vita che sparpaglia tutto prendendosi gioco di ogni cosa, non mi piace dover passare oltre a tutto per mantenere una sembianza di quieto vivere, non mi piace che gli altri non si preoccupino delle conseguenze.